TRASPARENZA

La mancanza di trasparenza è una delle ragioni dell’opacità e dell’inefficienza delle nostre amministrazioni comunali e influisce negativamente sul buon governo di un comune.

Il diritto alla trasparenza è uno dei diritti basilari del cittadino e nell’ambito della pubblica amministrazione e dei servizi locali diviene fondamentale.

L’opacità di una amministrazione comunale dipende principalmente dalla mancanza di informazioni e da una carente definizione di iter procedurali chiari e comprensibili per i cittadini utenti.

La trasparenza si misura con il diritto all’informazione, il diritto all’accesso ai servizi, il diritto di tutela. Senza l’esercizio di tali diritti in modo uniforme e non discrezionale, l’impegno sulla trasparenza rischia di non incidere sui comportamenti scorretti, la deresponsabilizzazione, l’uso distorto del servizio pubblico.

Cosa fare per avere più trasparenza?
I cittadini devono poter avanzare proposte in tema di governance dell’amministrazione comunale. L’ideale sarebbe un sistema allargato di governo aperto alla partecipazione civica.  Occorre riconoscere i cittadini come il soggetto capace di provocare una vera apertura dell’amministrazione comunale.

L’obiettivo deve essere quello di assicurare la trasparenza totale.
È evidente un deficit di informazioni sul buon andamento dei servizi. In genere, gli uffici competenti comunali non hanno l’abitudine e, forse, l’interesse a rendere pubbliche le osservazioni dei cittadini.

Proprio per questo, occorre assicurare la pubblicità totale dei reclami, delle segnalazioni, delle osservazioni e delle proposte che giungono dai cittadini. Soltanto con questo tipo di trasparenza sarà possibile lo studio analitico delle inefficienze e dei disservizi, la formulazione di adeguate proposte di cambiamento, la definizione e realizzazione di misure di miglioramento dell’azione dell’amministrazione e la libertà di scelta e di valutazione dei cittadini utenti.

Tre sono gli elementi che determinano una buona amministrazione:
la trasparenza – la garanzia della completa accessibilità alle informazioni. per i cittadini in quanto soggetto partecipe alla vita amministrativa e in quanto utente dei servizi. La trasparenza include anche attività di bilancio pubbliche e formali, la predisposizione di strumenti volti a rendere visibili decisioni, azioni, performance e risultati dell’amministrazione e l’allargamento delle decisioni alla partecipazione delle organizzazioni dei cittadini.

la responsabilità – la capacità di rendere conto delle scelte, comportamenti e azioni e di rispondere alle questioni poste dai cittadini. Il che significa rispondere in modo pubblico, coerente e dimostrabile alle loro richieste, verificare la tracciabilità dell’azione amministrativa, valutarla a partire dal punto di vista civico

la conformità – la capacità di far rispettare le norme, sia nel senso di finalizzare l’azione pubblica all’obiettivo stabilito nelle leggi sia nel senso di fare osservare le regole di comportamento degli operatori della pubblica amministrazione. Significa anche adeguare l’azione amministrativa agli standard di qualità e di appropriatezza definiti dalle leggi e dai regolamenti o dagli impegni pubblicamente e volontariamente assunti.
Le informazioni dovranno essere accessibili a tutti. Quando le informazioni sono aperte allo scrutinio pubblico diventa difficile per il “potere istituzionale” a qualsiasi livello, operare filtri impropri sulla conoscenza di fatti e atti che dovrebbero essere di dominio comune. La rottura del monopolio delle informazioni permetterà ai cittadini, specie se organizzati, di partecipare alle politiche che incidono sulla qualità della loro vita e sul loro futuro.

Tutto ciò non deve essere lasciato alla buona volontà degli amministratori di turno. Tutto deve essere regolamentato, codificato, diventare prassi, in modo tale che chiunque acceda al governo della nostra cittadina non possa provocare ricadute sotto gli standard di trasparenza e di buon governo.

Ai suindicati tre elementi ne va aggiunto un quarto: la professionalità

La professionalità non si inventa, però si può acquisire. Per tale ragione è necessario un investimento nella formazione continua e nella crescita professionale dei dirigenti e dei dipendenti del Comune.

Questo permetterà il blocco delle consulenze e la valorizzazione delle professionalità presenti nell’organico del comune.

È anche necessaria una valutazione sistematica degli effettivi carichi di lavoro in ogni ufficio comunale, spostando le persone da dove non servono a dove servono.

Introduzione di strumenti di meritocrazia e di premio alle buone prestazioni per incentivare un constante miglioramento del servizio offerto ai cittadini

L’organizzazione del Comune ricopre un aspetto importante dell’efficienza di una amministrazione. E, non bisogna inventare niente basta guardare agli esempi di comuni virtuosi.