VOLONTARIATO

"VOLONTARIO è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo, le proprie capacità e il proprio sapere per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni"

BANCA DEL TEMPO

Cos'è la Banca del tempo? "Libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane".

Nel vasto campo degli interventi "sociali" di solidarietà la forza della Banca del Tempo sta nella capacità di affiancare ed integrare le tradizionali iniziative del volontariato, ma diversificandosi nettamente dalle stesse, senza contrapposizione, poiché il principio regolatore della BANCA DEL TEMPO è lo scambio delle risorse delle persone (mentali - naturali - culturali - sociali), valorizzando parimenti le potenzialità che ciascuno di noi possiede in uno sforzo di coinvolgimento di tutti gli associati in una rete di auto-aiuto, partendo dalla constatazione che ci sono categorie di persone con tempi inutilizzati (anziani, donne, disoccupati) ed altre categorie che necessitano di tempo supplementare per svolgere le proprie attività quotidiane.

La Banca del Tempo è un modo di riorganizzare la rete di aiuto reciproco e dei rapporti di buon vicinato e  convivenza civile, dove ogni persona può essere il soggetto del dare e ricevere in un rapporto di reciprocità e di solidarietà.


Nella Banca del Tempo si mettono in moto una pluralità di scambi, tesi ad aumentare la possibilità di soddisfare i bisogni materiali e relazionali dei singoli individui, propri ed altrui, in un clima di amichevole cooperazione.


Le risorse, le disponibilità, i bisogni, le domande, i desideri, i pensieri, i sentimenti, i valori, i saperi, vengono messi in rete e lasciati circolare, per avere in un unico tempo utilità materiale e nutrimento morale.


Lo scopo è anche una gestione dei propri tempi quotidiani più consona alla dimensione umana del vivere, più attenta alla cura della persona e della famiglia, più ricca di opportunità per i più deboli per scambi con pari dignità.

La forza della Banca del Tempo sta nel saper affrontare la solitudine, nell’accoglienza al di là delle diversità e differenze, nell’affermazione di una propria identità nel ritrovare lo spirito di una comunità solidale e aperta, radicata nella propria terra.
Il funzionamento è più o meno  così: nei giorni in cui si da  la disponibilità e nelle ore  indicate se ci sono richieste di aiuto o assistenza, collaborazione o altro si potrà essere chiamati e si andrà a svolgere il servizio  richiesto direttamente a casa della  persona segnalata o nel luogo convenuto.


Gli interventi dei soci sono fatti per reciproco aiuto o per puro spirito di solidarietà, amore verso il prossimo e senso civico e non si sostituiscono ai servizi di assistenza sociale o altro tipo  istituiti dal comune  o altri enti pubblici.


La Banca del Tempo rappresenta anche un modello per educare le persone (soprattutto i giovani) a diventare cittadini migliori. Se ci sforziamo di migliorare noi stessi impegnandoci concretamente  a diventare cittadini civili, rispettosi del prossimo, delle leggi e dell’ambiente saremo in grado, dando il buon esempio, di migliorare  la nostra comunità, il nostro paese e il mondo intero.
Trai i soggetti promotori ci dovrebbe essere il Comune, pertanto, si adotteranno i seguenti accorgimenti (altrimenti si farà da soli):
  • il Comune individuerà il servizio e l'operatore pubblico al quale affidare l'azione promotrice della Banca del Tempo che si realizzerà; 
  • l'operatore coinvolgerà singole persone, i gruppi, le associazioni del territorio e proporrà di aderire al progetto per la nascita della banca del tempo. 
  • l'operatore favorirà la creazione di un gruppo di promotori composto esclusivamente da singoli individui;
  • l'operatore aiuterà il gruppo promotore a far nascere e a sperimentare l'organizzazione della banca;
  • l'operatore farà parte del gruppo promotore;
  • l'operatore aiuterà il gruppo promotore nelle fasi di apertura al pubblico e metterà a disposizione della banca ormai nata i servizi dei quali ha necessità, come: la sede, il telefono, l'accesso alle fotocopie, possibilmente un computer e una linea di posta elettronica e, eventualmente, le spese di registrazione dello Statuto.
A questo punto, la banca è un soggetto autonomo e necessariamente il suo rapporto con il Comune deve cambiare. Di conseguenza, è opportuno che: 
- il Comune aderisca alla banca stessa indicando un proprio rappresentante presso di essa (ad esempio nel Direttivo dell'Associazione). E' consigliabile che, almeno nella prima fase, il suo rappresentante sia l'operatore che ha aiutato la banca a nascere; 
- il Comune e la banca sottoscrivano un accordo di scambio nel quale sia prevista la restituzione sotto forma di tempo del sostegno che la banca riceve in servizi.
L'organizzazione di una Banca del Tempo
L'organizzazione delle banche del tempo, per quanto riguarda gli scambi di tempo e la loro contabilità, è copiata dalle banche vere. Ad esempio: gli scambi si pagano con assegni presi dal libretto in dotazione di ciascun socio; ciascun socio ha un proprio conto corrente sul quale la segreteria della banca segna i crediti (le ore date, cioè gli assegni depositati), sia i debiti (le ore ricevute, cioè gli assegni spesi). Rispetto alle banche vere, un particolare rende alquanto differenti le Banche del Tempo: non si maturano interessi sui depositi e neppure si pagano quando si va in rosso, ma c'è il vincolo del pareggio. Chi ritira soltanto, è richiamato con cortesia e comprensione a rientrare, ma se fa il furbo viene, sempre cortesemente, messo alla porta. 
La regola costituente
La "regola di fondo che vige in tutte le Banche del Tempo è lo scambio". Sinonimo di reciproca convenienza, lo scambio presuppone, per sua stessa definizione, che i soggetti che entrano in relazione siano attivi.  "La solidarietà che circola nelle Banche del Tempo non è a senso unico. E' reciproca e alla pari. Il tempo scambiato è misurato in ore e l'ora è di 60 minuti per tutti, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone".
In questo senso, le Banche del Tempo realizzano un egualitarismo pressoché perfetto. Le banche del tempo. servono a soddisfare bisogni materiali e bisogni immateriali. Tra i primi, prevalgono quelli legati all'organizzazione quotidiana della vita delle persone e delle famiglie; tra i secondi, il bisogno di compagnia e di allargare la rete delle amicizie. Le banche, infatti, sono luoghi di socializzazione, che favoriscono anche la messa in comune di saperi e conoscenze. L'elenco degli aiuti che vengono scambiati e misurati in ore è molto lungo. Può essere suddiviso in due grandi aree: 
la prima, la prevalente, è composta dalle prestazioni minute che riguardano lo svolgimento della vita quotidiana (la spesa, la cucina, la lavanderia, le relazioni con gli enti pubblici, i bambini, gli anziani, il tempo libero in compagnia...); 
la seconda, molto diffusa anche perché favorisce la socializzazione, riguarda lo scambio dei saperi. Cioè, il baratto delle conoscenze che le singole persone possiedono. Questo secondo tipo di scambi mette sullo stesso piano saperi esistenti sul mercato (computer, lingue, pittura, fotografia…) e saperi "fuori mercato", nel senso che ad essi non è attribuito valore economico. E' il caso dei saperi delle persone anziane (come si viveva anni fa, i vecchi mestieri, com'era la città...) e delle casalinghe (ricette, ricami, pizzi, stiro...).